Insegnare uno strumento musicale è una passione, e cercare di trasmettere quella stessa passione ai tuoi studenti deve essere una missione.
Quando poi ti trovi davanti a bambini o adolescenti, la missione dell’insegnante di musica diventa anche un dovere di educazione e ti trasformi in maestro di vita.
Non voglio qui enfatizzare o poetizzare troppo la professione dell’insegnante di musica, però è vero. Educare ad uno strumento (o alla propria voce, che è anch’essa uno strumento) significa dare informazioni, istruire, ma anche e soprattutto insegnare la costanza, la forza di volontà, l’allenamento, che si può equiparare all’educazione ad uno sport.
Imparando e provando, i ragazzi imparano anche che la tenacia viene ripagata dalla soddisfazione di riuscire: in un solfeggio, in un passaggio vocale, in un arpeggio di chitarra, e così via.
Ecco perché quando guardo gli insegnanti delle scuole medie ad esempio, provo tanta stima. Nella mia modesta esperienza ho incontrato nel mio passato e sto riscontrando, nella realtà di mia figlia, persone dotate di empatia, gentilezza e al tempo stesso una dolce fermezza che conducesse i ragazzi verso il completamento del proprio dovere e piacere nel produrre musica.
Io ho preso lezioni a 20 anni, lezioni di canto, e non starò qui ad elogiare troppo il fantastico professore e musicista che ho avuto, che mi ha dato, oltre che preziose tecniche che ho messo in azione, anche una buona fetta di autostima che nel periodo adolescenziale e post- adolescenziale è assolutamente necessaria.
Trasformarsi da bruco a farfalla, trovare qualcosa in cui sei bravo perché ci hai messo impegno, ti educa a fare lo stesso in tutti gli studi e le situazioni della vita.
Cari insegnanti di musica, vi rendete conto di quanto siete preziosi? Noi di LezioniMusica lo sappiamo, vi aspettiamo sulla nostra piattaforma!
grazie del tuo contributo Laura! Hai proprio ragione!